Cerca nel sito

Esplora>Esecutori

Brani di Maria Caniglia

Visualizza altro

Altri brani di questo genere

Visualizza altro

Maria Caniglia

(Napoli, 5 maggio 1905 – Roma, 16 aprile 1979)

Maria Caniglia, uno dei maggiori soprani drammatici degli anni trenta e quaranta, nacque a Napoli in una famiglia di origini abruzzesi, e studiò al Conservatorio di San Pietro a Majella con Agostino Roche.
Nel 1930 debuttò al Teatro Regio di Torino nel ruolo di Crisotemide dell'Elektra di Richard Strauss.

Nello stesso anno fu Magda ne La campana sommersa di Ottorino Respighi al Carlo Felice di Genova ed Elsa nel Lohengrin di Richard Wagner a Roma.
Nel 1931 esordì ne Lo straniero di Ildebrando Pizzetti alla Scala di Milano, dove canterà regolarmente fino al 1951. Per la Scala Maria Caniglia interpretò soprattutto ruoli da soprano lirico puro, nonostante la sua vocalità si indirizzò presto verso una vocalità più spinta.
Nell'estate del 1931 si fece conoscere anche all'Arena di Verona, dove tornò con frequenza negli anni successivi.

A partire dal 1936 Maria Caniglia uscì dall'Italia e debuttò nei principali teatri esteri: a Londra al Covent Garden, in Sudamerica (Buenos Aires, Rio de Janeiro), a New York, Parigi, Bruxelles, Salisburgo. Al Metropolitan di New York cantò, a partire dal 1938, Otello, Aida, Falstaff, Simon Boccanegra e Tosca. La seconda guerra interruppe le sue presenze al Met.
In seguito apparve a Berlino, Zagabria, Lubiana e in altre città europee.
La Caniglia chiuse la sua carriera nel 1959 al Cairo con Tosca.

Affrontò sia il repertorio verdiano (oltre ai titoli già citati, Un ballo in maschera, La forza del destino, Don Carlo e la storica ripresa dell'Oberto, Conte di San Bonifacio nel 1951 alla Scala) sia l'opera verista, dove dette grandi prove in Andrea Chénier, Fedora, Adriana Leucovreur, Francesca da Rimini. Frequentò anche il repertorio moderno, contribuendo a "creare" i ruoli di Manuela ne La notte di Zoraima di Montemezzi, Rosanna nel Cyrano de Bergerac di Alfano e Lucrezia nell'omonima opera di Respighi.

Lavorò in palcoscenico con i maggiori artisti del tempo; con Beniamino Gigli e Gino Bechi, in particolare, formò un terzetto molto popolare negli anni quaranta (scherzosamente rinominato il "Trio Lescano").

Magazzini Sonori
Proprietà dell'oggetto
Proprietà dell'articolo
fonte:Wikipedia
creato:lunedì 5 maggio 2014
modificato:martedì 14 febbraio 2017