Arvo Pärt
(Paide, 11 settembre 1935)
Arvo Pärt è un musicista estone, compositore contemporaneo legato al minimalismo. Dopo gli esordi, in cui il suo linguaggio utilizzava tecniche come la dodecafonia ed il collage, fu coniato proprio per la sua musica il termine di "minimalismo sacro", di cui è un riconosciuto esponente assieme ad autori come Henryk Górecki e John Tavener.
È un compositore apprezzato soprattutto per la semplicità dell'ascolto e la trasparenza emotiva delle sue opere.
Pärt iniziò effettivamente a comporre nel 1958 con le Zwei Sonatinen per pianoforte. Gli studi sulla dodecafonia e la serialità postweberniana lo condussero a sperimentare i sistemi compositivi delle avanguardie dell'epoca. Nonostante questo giunse alla conclusione che "la sua convivenza con l'atonalità lo stava portando a un vicolo cieco", così decise di approfondire il barocco e il canto gregoriano conducendo contemporaneamente una ricerca di semplificazione progressiva nella sua musica, allo scopo di eliminare il superfluo e l'esagerazione dalle sue composizioni.
Il risultato fu la creazione di un nuovo stile molto rigoroso ed originale: il "tintinnabuli", costruito interamente su triadi e scale tonali, dove l'impiego della voce umana è di rilevante importanza. Da quel momento la sua lunga carriera è stata dedicata al perfezionamento del suo metodo compositivo, da lui ancora oggi utilizzato.
Arvo Pärt descrive così il suo meodo compositivo: «Lavoro con pochissimi elementi - una voce, due voci. Costruisco con i materiali più primitivi - con l'accordo perfetto, con una specifica tonalità. Tre note di un accordo sono come campane. Ed è perciò che chiamo questo tintinnabulazione».
Con questo particolare genere Pärt dimostra come sia possibile produrre opere valide nonostante la totale assenza di esagerazioni armoniche e la riduzione ai minimi termini del materiale compositivo. Infatti, il modo di comporre di Pärt è generalmente costruito solamente su due voci: una funge da accompagnamento, arpeggiando e ripetendo le note di un accordo tonale (come spiega sopra Pärt, la tintinnabulazione), l'altra è la melodia (spesso vocale), ovvero la voce principale. Il tintinnabuli quindi è uno stile a metà fra monodia e polifonia, senza però rientrare realmente in nessuna delle due categorie.
creato: | giovedì 14 febbraio 2008 |
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modificato: | giovedì 15 gennaio 2009 |