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Fondazione Arturo Toscanini

Parma

La Fondazione Arturo Toscanini, istituzione musicale della Regione Emilia-Romagna che agisce con il sostegno del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, è stata costituita nel 1994 per iniziativa della stessa Regione, del Comune e della Provincia di Parma.
La Fondazione dispone, per la realizzazione dei propri programmi, di diversi complessi artistici.

Primo fra tutti la Filarmonica Arturo Toscanini, destinata all'esecuzione del grande repertorio sinfonico, che in pochi anni ha intrapreso un'attività sinfonica brillante, sotto la guida di direttori del calibro di Zubin Mehta, Kurt Masur, Charles Dutoit, Mstislav Rostropovich, Georges Prêtre, Eliahu Inbal, Rafael Fruhbeck de Burgos, ecc.
In secondo luogo, l'Orchestra stabile, che agisce tanto nell'attività concertistica regionale che nelle produzioni operistiche; poi il Coro della Fondazione e l'Accademia Musicale VerdiToscanini.

L'anno di nascita dell'Orchestra Stabile dell'Emilia Romagna (OSER) fu il 1975. Per la regione "dei cento teatri", come è stata definita l'Emilia-Romagna, non era infatti sufficiente la presenza dell'Ente Autonomo Teatro Comunale di Bologna, vista la crescente attività e produzione artistica e musicale. Per l'Italia quelli erano gli anni del boom, e la musica faceva la sua parte.
Nel suo primo anno di vita l'OSER conseguì un buon risultato, esibendosi in 141 recite fra opere liriche e concerti sinfonici. Gli anni successivi furono anni fecondissimi.
Nel 1977 l'OSER ottenne il riconoscimento ministeriale di Istituzione Concertistico Orchestrale (ICO), accedendo così ai finanziamenti che lo Stato concede alle principali formazioni orchestrali del paese. Nello stesso anno una legge regionale istituiva una sovvenzione annuale che, da allora, ha fatto della Regione Emilia-Romagna il referente istituzionale dell'OSER.

In cerca fin da subito di una propria caratura interpretativa, l'OSER trovò una guida costante ed esperta nella direzione di Piero Bellugi che condusse l'orchestra nel biennio 1980-81. Ad esso seguì una terna decisiva di direttori: Gunther Neuhold (1982-1985), Vladimir Delman (1986-1988) e Hubert Soudant (1988-1992).
Con essi, nell'arco di un decennio, il repertorio e la visuale dell'orchestra si ampliarono decisamente. Nei primi anni, i programmi dei concerti si incardinavano sulle pagine orchestrali del classicismo e del primo romanticismo (Mozart, Beethoven, Schubert, Mendelssohn), sul repertorio vocale e strumentale del melodramma (con in testa naturalmente Giuseppe Verdi), mostrando fin dall'inizio una significativa attenzione per la musica italiana del Novecento.

Nel 1982, lasciando invariato l'acronimo OSER, la denominazione venne cambiata in Orchestra Sinfonica dell'Emilia Romagna "Arturo Toscanini". Nel nuovo statuto, l'organico stabile, originariamente fissato in 37 elementi, salì a 65 elementi e nel repertorio comparvero opere di Debussy, di Wagner e Čajkovskij.

Magazzini Sonori
Proprietà dell'oggetto
Sito web:www.fondazione-toscanini.it
Proprietà dell'articolo
creato:lunedì 29 marzo 2010
modificato:lunedì 2 maggio 2011