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Arturo Toscanini

(Parma, 25 marzo 1867 – Riverdale, New York, 16 gennaio 1957)

"Ogni prova è come un concerto...
          e ogni concerto è come un debutto" 

Arturo Toscanini nacque a Borgo San Giacomo (oggi Rodolfo Tanzi), un quartiere popolare di Parma.
Il padre Claudio Montani, sarto e corista, di tendenze garibaldine, aveva affrontato il carcere e la guerra, ed ebbe una profonda influenza sugli ideali patriottici e sul carattere del figlio.
Nel 1878, a 11 anni, Arturo Toscanini entrò al conservatorio di Parma nella scuola di violoncello e composizione, sotto la guida del prof. Carini, vincendo  una borsa di studio.

Già nel 1884 suonava nel Lohengrin ricevendo apprezzamenti dai compagni di scuola, che lo consideravano un genio.
Nel 1885, a diciannove anni, si diplomò con lode al conservatorio e l'anno successivo partì per una tournée in Brasile, a S. Paolo e a Rio de Janeiro, come violoncellista.
In Brasile il direttore Leopoldo Miguez abbandonò l'orchestra e dichiarò ai giornali che la sua decisione era stata causata dal comportamento degli orchestrali italiani. Il suo sostituto, Carlo Superti, che doveva dirigere l'Aida a Rio, fu pesantemente contestato dal pubblico e non riuscì neanche a dare l'attacco all'orchestra.
Toscanini allora, su proposta di alcuni cantanti, prese la bacchetta al suo posto per dirigere le opere verdiane Aida, Rigoletto, Il Trovatore e Faust: ottenne un grande successo e iniziò così a 19 anni la sua carriera come direttore d'orchestra.
A soli 19 anni, Arturo Toscanini conquistò il pubblico e l'imperatore del Brasile, che lo ringraziò con un prezioso dono.

Tornato in Italia, nel 1892 diresse il Wally e la prima mondiale de I Pagliacci di Leoncavallo al Teatro Dal Verme di Milano, e Cristoforo Colombo a Genova (studiò l'opera in una sola notte).
Nel 1895, al Teatro Regio di Torino, condusse il Tristano e Il crepuscolo degli dei.
L'anno seguente fu nominato direttore d'orchestra del Teatro Regio ed esordì con La Bohème.
Nel 1897, Arturo Toscanini sposò Carla de Martini, dalla quale ebbe quattro figli:  Walter, Wally, Giorgio e Wanda, nata nel 1906 e diventata celebre per avere sposato il pianista russo-ucraino e amico di famiglia Vladimir Horowitz.

Nel 1898 Toscanini divenne direttore del Teatro alla Scala di Milano, rimanendo in carica fino al 1908 e ritornando negli anni venti. Alla Scala, Toscanini fece pressione per riformare il modo di rappresentare l'opera, ottenendo nel 1901 quello che ai tempi era il sistema di illuminazione scenica più moderno e nel 1907 una fossa per orchestra. Insistette per abbassare le luci durante la rappresentazione.
Al contempo anche Torino lo richiamò per affidargli la direzione dei 43 concerti dell'Esposizione internazionale, con vastissimo repertorio.

Allo scoppio della guerra Toscanini intervenne attivamente, spingendosi con una banda militare quasi in prima linea.
Nel 1918 era ancora impegnato per la guerra e nel 1920 diresse un'orchestra italiana in tournée negli Stati Uniti. Al suo ritorno, nacque l'Ente autonomo Teatro alla Scala di Milano.
Dopo un anno di lavoro organizzativo, Toscanini presentò Falstaff, Boris Godunov, Mefistofele con Pertile, Debora e Jaele di Pizzetti, Belfagor di Respighi. Il Nerone di Boito fece incassare ben 827 mila lire.
Toscanini andò quindi in Svizzera con l'orchestra della Scala, poi Vienna e a Berlino, quindi tornò negli Stati Uniti a capo della Filarmonica di New  York (1926-1936), con la quale tornò in Europa nel maggio del 1930.

Il 14 maggio 1931, un episodio dal triste epilogo sconvolse Toscanini.
Al Teatro Comunale di Bologna, dove doveva dirigere un concerto in memoria di Giuseppe Martucci, Toscanini si rifiutò di eseguire Giovinezza e l'Inno reale al cospetto di Ciano e Arpinati, e venne perciò aggredito e schiaffeggiato da una camicia nera nei pressi di un ingresso laterale del teatro.
L'aggressione subita fu alla base della sua rinuncia al concerto e, in seguito, della decisione di emigrare negli Stati Uniti.

Dal 1935 al  1937 Toscanini diresse al Festival di Salisburgo, con un ricco repertorio di opere verdiane, abbandonando la direzione nel 1938 per ragioni politiche.
Il suo più audace gesto politico fu il viaggio in Palestina, a proprie spese, sul finire del 1936, dove diresse il concerto inaugurale a Tel Aviv della Palestine Symphony Orchestra (ora Israel Philharmonic Orchestra), formata in buona parte da ebrei esiliati provenienti dal centro Europa.

Nel 1937, un anno dopo aver lasciato l'incarico presso la Filarmonica di New York, Toscanini, ormai settantenne, accettò un'offerta dalla National Broadcasting Company di New York per condurre un'orchestra composta da musicisti di alto calibro per incisioni in radio.
Toscanini fu il primo direttore d'orchestra (non tedesco) a diventare una stella dei moderni mass media. 

Toscanini rimase negli Stati Uniti durante tutto il periodo della Seconda Guerra Mondiale. Diresse concerti di beneficenza come raccolte fondi per le forze armate statunitensi impegnate contro l'Asse e modificò L'inno delle Nazioni di Giuseppe Verdi, volgendo in chiave antifascista i passi tratti dall'Inno di Garibaldi e inserendovi l'inno nazionale statunitense e l'Internazionale comunista.
Arturo Toscanini ritornò in Europa solo nel 1946 per l'inaugurazione della Scala, fortemente danneggiata 3 anni prima dalle bombe. In quell'occasione diresse il terzo atto della Manon Lescaut e il prologo del Mefistofele, il coro del Nabucco e il Te Deum.

Toscanini diresse le prime mondiali di molte opere, incluse quattro che sono entrate a far parte del repertorio operistico classico: I PagliacciLa Bohème, La fanciulla del West e Turandot. Condusse, inoltre, le prime rappresentazioni italiane di Siegfried, Götterdammerung, Salomè, Pelléas et Mélisande, le prime sudamericane di Tristan und Isolde e Madama Butterfly, e la prima nord americana di Boris Godunov.
Tra le orchestre che Toscanini diresse si annoverano anche il Metropolitan Opera di New York (1908-1915) e l'orchestra di Bayreuth (1930-1931).

Toscanini si ritirò dall'attività artistica alla veneranda età di 87 anni. Il suo ultimo concerto, interamente dedicato a Richard Wagner fu con la NBC Symphony Orchestra, il 4 aprile 1954.
L'università di Georgetown gli conferì la Laurea Honoris Causa.
Il 5 dicembre 1949 venne nominato senatore a vita dal Presidente della Repubblica Luigi Einaudi per meriti artistici, ma decise di rinunciare alla carica il giorno successivo.

Il 16 gennaio 1957, in seguito a una trombosi cerebrale, Toscanini morì nella sua Villa di Riverdale, presso New York. Alla sua morte fu sepolto al Cimitero Monumentale di Milano.

Toscanini fu considerato da molti suoi contemporanei - critici, musicisti e pubblico - come il più grande direttore d'orchestra della sua epoca, celebre per la sua genialità, il suo perfezionismo instancabile, il suo orecchio fenomenale per il dettaglio e la sonorità orchestrale, e la sua memoria fotografica che gli permetteva di correggere errori nelle parti orchestrali che i suoi colleghi non avevano notato per anni.
Toscanini era famoso per le sue interpretazioni di Beethoven e Verdi.
Registrò molti dischi, specialmente verso la fine della sua carriera, molti dei quali sono ancora ristampati. Inoltre, ci sono molte registrazioni delle sue rappresentazioni televisive e radiofoniche.


Tra le sue incisioni:
Beethoven - Sinfonia n.3 (1953, NBC Symphony)
Beethoven - Sinfonia n.7 (1936, Philharmonic-Symphony di New York)
Beethoven - Sinfonia n.9 (1952, NBC Symphony)
Hector Berlioz - Romeo e Giulietta (1947, NBC Symphony)
Johannes Brahms - Sinfonia n.1 (1941, NBC Symphony)
Johannes Brahms - Sinfonia n.2 (1952, NBC Symphony)
Johannes Brahms - Sinfonia n.4 (1951, NBC Symphony)
Claude Debussy - La Mer (1950, NBC Symphony)
Antonin Dvorak - Sinfonia n.9 (1953, NBC Symphony)
Giacomo Puccini - La Bohème (1946, NBC Symphony)
Franz Schubert - Sinfonia n.9 (1953, NBC Symphony)
Giuseppe Verdi - Requiem (1940, NBC Symphony)
Giuseppe Verdi - Falstaff (1937, Festival di Salisburgo)
Giuseppe Verdi - Otello (1947, NBC Symphony)
Richard Wagner - Die Meistersinger (1937, Festival di Salisburgo)

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creato:lunedì 20 ottobre 2008
modificato:lunedì 7 aprile 2014