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George Crumb

(Charleston - USA, 24 ottobre 1929)

George Crumb inizia a comporre in giovane età. Compie gli studi musicali presso la University of Illinois sotto la guida di Eugene Weigel, in seguito per un breve periodo a Berlino con Boris Blacher prima di rientrare negli Stati Uniti per continuare gli studi presso la University of Michigan sotto la guida di Ross Lee Finney.

Molto attivo come docente, nel 1965 Crumb inizia una lunga collaborazione didattica con la University of Pennsylvania, dove nel 1983 diventa Annenberg Professor of the Humanities. Si è ritirato dall'insegnamento nel 1997, anche se dal 2002 ha collaborato con l'Arizona State University.

Nel corso della sua lunga carriera ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti internazionali, tra cui la Fullbright Scholarship, il Premio Rockefeller, il National Institute of Arts and Letters grants, il Premio Guggenheim, il Premio Pulitzer per la musica nel 1968 per il suo lavoro Echoes of Time and the River, il premio Prince Pierre de Monaco nel 1989.

La musica

Dopo le iniziali influenze di Anton Webern, Crumb si interessa ben presto all'esplorazione di nuovi e inusuali timbri strumentali. Molto spesso nella sua musica ricorre all'uso di tecniche non convenzionali, quali lo spoken flute (il flautista parla nello strumento mentre immette l'aria), l'overpressure (negli strumenti ad arco, l'arco viene utilizzato con pressione esagerata in modo da produrre un suono distorto), il pianoforte preparato, ecc... Molto spesso viene richiesta l'amplificazione degli strumenti acustici. Crumb usa inoltre con una certa frequenza elementi di natura teatrale nella sua musica, prescrivendo agli esecutori di uscire o rientrare sul palcoscenico durante l'esecuzione, ove non addirittura richiedendo certe precise gestualità mimiche. Inoltre, ha utilizzato spesso una scrittura musicale del tutto inusuale: in alcuni suoi lavori la musica è disposta in configurazioni circolari, o a spirale.

Parecchi lavori di George Crumb, tra cui i quattro libri di Madrigali scritti alla fine degli anni sessanta e Ancient Voices of Children, una raccolta di brani del 1970 per due cantanti e gruppo strumentale (che include tra l'altro un toy piano, un pianoforte giocattolo) sono scritti su testi di Federico García Lorca. Molti dei suoi brani vocali sono scritti per la cantante Jan De Gaetani.

Black Angels (1970) è un altro lavoro che dimostra il suo interesse nell'esplorare una grande varietà timbrica. Scritto per quartetto d'archi amplificato, agli esecutori viene richiesto di suonare anche vari strumenti a percussione oltreché di usare in modi del tutto non convenzionali i loro strumenti. Black Angels è uno dei lavori più noti di Crumb, è stato spesso eseguito e registrato dal Kronos Quartet.

Un altro lavoro importante di Crumb sono i quattro libri del Makrokosmos (1972-1974). I primi due libri sono per pianoforte solo, mentre il terzo (chiamato anche Music for a Summer Evening) è per due pianoforti e percussioni e il quarto (noto anche con il titolo Celestial Mechanics) per pianoforte a quattro mani. Il nome di questo ciclo allude ai sei libri pianistici del Microcosmos di Béla Bartók; come il lavoro di Bartók, il Makrokosmos è costituito da una serie di brevi pezzi dal carattere differenziato. Oltre a quella di Bartók, George Crumb ha riconosciuto in questo ciclo influenze di Claude Debussy, sebbene le tecniche compositive utilizzate siano molto differenti da quelle di entrambi gli autori citati. Il pianoforte viene amplificato e preparato sistemando vari oggetti sulle sue corde; in alcuni momenti il pianista deve cantare o gridare alcune parole mentre sta suonando.

Le opere di George Crumb sono edite da Peters.

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creato:mercoledì 23 gennaio 2013
modificato:mercoledì 23 gennaio 2013