Cerca nel sito

Ascoltalo su RadioEmiliaRomagna

Brani di Rigo Righetti

Rigo Righetti

Magazzini Sonori
La storia musicale di Rigo inizia nei primi anni ottanta, nel cuore della pianura padana. Grandi concerti immancabili in quegli anni ( i Clash in Piazza Maggiore a Bologna, Bruce Springsteen a Zurigo, i Weather Report con Jaco Pastorius, i Talking Heads e tutta la scena punk e new wave) fanno da miccia per accendere il falò di una passione che è in continuo rinnovamento. Rigo dapprima suona con vari gruppi locali, dai new romantic ai rockabilly, dal jazz-rock al punk rock, tutto entra a far parte dell'evoluzione del nostro. Nel 1984 entra nei Rocking Chairs, coi quali registra quattro album distribuiti dalla Emi, due dei quali vengono realizzati rispettivamente a New York e a Nashville e licenziati in Germania , Olanda e Giappone. Finita l'esperienza dei Rocking Chairs, Rigo, sempre con Robby Pellati, (batterista e inseparabile compagno d'avventura, ad oggi per ventitre' anni insieme) suona sia in studio che live con i Gang, consolidata band a metà tra l'urgenza sociale dei Clash e la canzone d'autore italiana. Nell'autunno del novantaquattro viene chiamato da Luciano Ligabue per sostituire il bassista dei suo gruppo in una data a Essen in Germania. Luciano gli affida la formazione del suo nuovo gruppo, Rigo coinvolge Robby Pellati alla batteria e gli altri membri che lavoreranno con Luciano sia in studio che live fino al 2007. Gli anni con Luciano sono fitti di incontri molto importanti e stimolanti, da Fabrizio Barbacci, che produce Buon Compleanno Elvis, la colonna sonora di Radio Freccia (registrata ai Southern Tracks di Atlanta) fino a Fuori come Va, l'esperienza del Pavarotti and Friends, i vari live a San Siro e all'Olimpico, i tour teatrali, il concerto del Campo Volo e i concerti della tourneè ELLESETTE. Un disco nasce dalle canzoni, dalle storie che ci si trova a raccontare in musica, qualche volta senza volerlo , spesso senza saperlo, solo in un secondo tempo accorgendosi di quanto ci si e' esposti, di quanto si è tirato fuori di sè. Il lavoro su Smiles & Troubles è iniziato dentro il mio homestudio e dentro camere d'albergo che mi sono trovato ad occupare per caso, riarredate con giri di accordi e groove ritmici stesi per cantarci sopra parole che trovassero la loro strada, misteriosi reperti dissotterrati e lande ancora inesplorate tra il significato e il nonsense. Alcune di queste canzoni sono frutto di striminziti seggiolini di monovolume sfiniti e sfibrati per aver trasportato troppi passeggeri, pranzi frugali a base di gallette di riso, piccole pause nello scorrere impetuoso e ondivago del tempo, pneumatici che frusciano sull'asfalto nero e bagnato dell'A1, qualche caffè di troppo e magliette zeppe di sudore dentro borse di plastica a ricordarti che cosa hai fatto la sera precedente. Camminando e respirando l'aria di posti al sud e inspirando aria gelida di altri posti al nord, mentre pensieri per il mondo in generale si muovono dentro alla testa senza portare alcuna illuminazione, lontanissima l'idea di una soluzione.
Proprietà dell'oggetto

Commenti

Questa pagina ha

Proprietà dell'articolo
creato:venerdì 10 gennaio 2014
modificato:venerdì 10 gennaio 2014