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Brani di Mimmo Campanile

Mimmo Campanile

Magazzini Sonori

Domenico (Mimmo) Campanile insegna Fisica al BUS “Pascal” di Reggio Emilia. Canta e suona la chitarra da quando era bambino ed è uno dei fondatori del CEPAM (Centro Permanente Attività Musicali) di Reggio. Ha suonato e suona in diverse formazioni musicali. Attualmente: Luz Brasileira, I metàfisici, I Fagiani.

E fin qui nulla di male.

Ma la storia che ora interessa è un’altra.

Per disinnescare gli sguardi annoiati dei suoi studenti, il prof. Campanile ha incominciato a inventare canzoncine ironiche sulla scuola e ad animare le feste studentesche con le sue incursioni. Negli anni il repertorio ha preso inaspettata consistenza e, dietro pressante richiesta degli studenti, una parte delle canzoni è stata infine registrata decentemente.

Per la complessa operazione, il prof. ha potuto contare sull’entusiastico appoggio di ex-studenti della scuola diventati nel frattempo ottimi musicisti. Sono nati così I Metàfisici (mi raccomando l’accento sulla “a”, ché se no non si giustifica il nome).

 

Il gruppo di base è un quartetto formato da:

Mimmo Campanile (voce, chitarra, musiche e testi), di cui anche troppo si è detto;

Luca Cattani (chitarra e voce), diplomato in Conservatorio ed ora prof. di Informatica proprio al BUS , scuola in cui ha studiato;

Elisa Minari (basso), qualcuno la ricorderà come giovane bassista dei Nomadi alcuni anni fa;

Edoardo Ponzi (batteria e percussioni), così così in Fisica, ma diplomato in Conservatorio e grande talento musicale.

Il prodotto finale, il CD Non ho capito la domanda, viene finalmente a colmare un vuoto planetario sul tema della scuola, su cui tanto si è detto e scritto, ma poco si è cantato.

Al CD hanno partecipato, come ospiti in varie tracce, altri sette ex-studenti coi loro rispettivi strumenti.

In particolare nel pezzo qui presentato, Chi conta, chi canta, suonano anche Simone Salsi al fagotto e Federico Buffagni al flauto. Arrangiamento, testo e musica sono di Mimmo Campanile.

Questa in sintesi la vicenda dei Metàfisici.

 

Il brano Chi conta, chi canta è solo in parte legato alla scuola. E’ infatti un ricordo ironico e sfiduciato del momento delle prove di un gruppo alle prime armi; un’esperienza comune a molti nel tentativo di formare una piccola band musicale.

All’autore è stato ispirato da un vecchio gruppo, I Nonsolofisica, composto solo ed esclusivamente da insegnanti di Fisica. Tentativi estremi e momenti difficili da gestire perché, si sa, gli insegnanti sono più indisciplinati dei loro studenti.

 

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autore:Domenico Campanile
creato:martedì 15 settembre 2015
modificato:sabato 19 settembre 2015