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Claudio Carboni

(Bologna, 1 febbraio 1966)

Claudio Carboni, bolognese, è il figlio musicale della valle del Reno; nato come musicista nella banda del suo paese, Riola di Vergato, ha poi, giovanissimo, intrapreso la carriera nelle orchestre bolognesi del liscio. Questo suo passato, mai rinnegato, tornerà a guidarlo verso altri mondi musicali.
Sassofonista apprezzato per il suo fraseggio secco e preciso, dal ballo passa allo studio del jazz: con Giorgio Baiocco, prima, e frequentando i corsi d'alta qualificazione professionale Siena Jazz (fino al III livello), poi.

Il 1992, a 26 anni, è l'anno dell'incontro con Riccardo Tesi; da allora è, insieme a Tesi e Maurizio Geri, l'animatore di Banditaliana, formazione che in pochi anni, arriva ai vertici della world music europea, guadagnandosi ampi consensi in tutta Europa, Nord-America, Australia e Giappone, a Parthenay, Lisbona Expo98, Clusone, in Cornovaglia, a Saint Chartier, al Folkest, al Festival d'été de Québec, a Tokio, al Blues Festival di Ottawa, a Melbourne, a Sidney, per non citarli tutti. "Banditaliana", "Thapsos" e "Lune" sono i titoli delle successive produzioni discografiche (Manifesto prod.).

Sarà, appunto, la collaborazione con Riccardo Tesi a caratterizzare l'esperienza professionale di Carboni, a dirigerlo decisamente verso i lidi della cosiddetta musica etnica, a trovare in questo nuovo approdo un nuova propria cifra stilistica. Sono gli anni di diverse partecipazioni che si muovono fra il recupero della tradizione popolare, atmosfere sinuosamente mediterranee e suggestioni più decisamente jazz.
Sono gli anni di "Un Ballo Liscio" (Silex prod.), il progetto forse più famoso di Riccardo Tesi: un meraviglioso prisma di echi di liscio e sonorità etno-jazz a cui hanno partecipato Gabriele Mirabassi, Mauro Grossi, Patrick Vaillant, Piero Leveratto, Maurizio Geri e Ettore Bonafè.
Seguiranno poi altri progetti simili e al contempo diversissimi: "Acqua Foco e Vento" (Manifesto prod.) e "Crinali" (Felmay prod.).
"Acqua foco e Vento", diretto da Riccardo Tesi e Maurizio Geri, è un progetto sulle canzoni tradizionali dell'Appennino Pistoiese con Nando Citarella, Mauro Palmas, Damiano Puliti, Valerio Perla, Daniele Mencarelli, Anna Granata e Devis Longo.
"Crinali" è invece un 'ritorno a casa', di cui Carboni è co-autore e co-arrangiatoree insieme a Riccardo Tesi. "La tradizione musicale dell'Appennino Bolognese in cerca di mare…", così recita il sottotitolo; a questo progetto prendono parte Ginevra di Marco alla voce, Nico Gori ai clarinetti, Maurizio Geri alla chitarra e alla voce, Stefano Melone alle tastiere, Roberto Melone al basso, Ettore Bonafé al vibrafono e percussioni, Marco Fadda alle percussioni (nel disco) e Paolo Corsi alla batteria (nello spettacolo).

Nell'autunno 2003 Claudio Carboni affianca sul palcoscenico Massimo Wertmuller nello spettacolo "Musica e Poesia" (prodotto dall'Università di Bologna) di cui è anche il curatore e compositore delle musiche.
Insieme ai componenti di Banditaliana, partecipa nel 2005 al film "Liscio!" di Claudio Antonini con Laura Morante (Premio N.I.C.E. e Premio K12 al Festival di Roma).
Nel ottobre 2006 con Luiz Lima, Ricardo Da Silva e Marco Cattarossi avvia un progetto sulla musica strumentale brasiliana unendo contemporaneità e tradizione, elementi etnici e jazz: il debutto nel marzo 2007 col nome di BZ4 e nel maggio 2008 il loro primo album "Cem Saudades" (Radar prod.-Egea distr.) con ospiti Gabriele Mirabassi e Riccardo Tesi.
Nello stesso periodo, per la prima di Boletus Edulis di Alvin Curran, dirige un ensemble di cinquanta fiati nella chiesa di Alvar Aalto a Riola (BO). Sempre al fianco di Riccardo Tesi nel 2007 partecipa all'album "Presente Remoto" (Manifesto prod.), disco nel quale Tesi festeggia i trent'anni di carriera con ospiti illustri (tra i quali Stefano Bollani, Gianmaria Testa, Elena Ledda, Gabriele Mirabassi).

Il 2008, un anno densissimo di nuove progettualità, è anche l'anno della sua partecipazione, insieme all'amico Riccardo Tesi, alla nuova produzione de I Violini di Santa Vittoria, un particolare progetto sulla tradizione della musica da ballo emiliana di settant'anni fa.
L'anno successivo questo lavoro ha preso forma nella produzione discografica "Osteria del Fojonco" per Shéhérazade (Elytra Ed. - Egea Distr.).
Su commissione della Biennale del Paesaggio di Reggio Emilia, inoltre, Carboni è stato l'ideatore insieme ad Andrea Bonacini del progetto "Secondo a Nessuno" ispirato alla figura di Secondo Casadei: progetto di cui è già pronta la prima incisione (collana TacaDancer – Egea distr.).

Stravagante e al contempo geniale si configura, nello stesso periodo, la collaborazione col duo vocale occitano Trobairitz D'Oc di cui, nel 2010, è atteso il primo lavoro discografico: "Lo Mal D'Amor" per l'etichetta Felmay.
Nell'estate 2009 Insieme a Banditaliana, Lucilla Galeazzi, Stefano Melone e Filippo Pedol ha preso parte al progetto "Sopra i tetti di Firenze", rilettura del repertorio di Caterina Bueno, la più importante cantante di musica popolare toscana; nel mese di marzo 2010 è uscito il disco omonimo di Riccardo Tesi e Maurizio Geri (Materiali Sonori prod.) con ospiti Piero Pelù, Nada, Gianna Nannini, Daniele Sepe.

Su incarico della Provincia di Bologna, Claudio Carboni cura ed è direttore artistico di Infrasuoni (dal 2001) e Parole e Musica (dal 2009), rassegne musicali dell'Appennino bolognese.
Dal 1986 svolge un'intensa attività didattica non solo in Italia.

Magazzini Sonori
Proprietà dell'oggetto
Sito web:www.claudiocarboni.com
Proprietà dell'articolo
creato:lunedì 14 febbraio 2011
modificato:martedì 14 febbraio 2017