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Caterina Mancini

(Genzano di Roma, 10 novembre 1924 – Roma, 21 gennaio 2011)

Caterina Mancini è ricordata principalmente come soprano drammatico verdiano, grazie a una voce di notevole volume, dal timbro caldo e omogeneo e, limitatamente ai primi anni di carriera, dotata anche di una certa agilità ed estensione che le permise di affrontare il repertorio del primo Verdi.

Debuttò nel 1948 a Firenze ne I Lombardi alla prima crociata e nel 1950 apparve a Bologna e Venezia in Norma.

Del 1951 è l'importante esordio alla Scala nella prima ripresa postbellica della Lucrezia Borgia di Donizetti, che rimase l'unica presenza nel teatro milanese. Nello stesso anno partecipò a diverse edizioni radiofoniche in occasione del cinquantenario della morte di Giuseppe Verdi: Nabucco, La battaglia di Legnano, Attila, Aida, Il trovatore.

La carriera si sviluppò prevalentemente nei principali teatri italiani: tra le tappe più significative Mosè in Egitto di Rossini nel 1955 a Firenze e Il duca d'Alba di Donizetti nel 1956 a Verona, oltre a presenze a Roma e Napoli. Fece anche alcune apparizioni sporadiche all'estero: Nizza, Monte Carlo,Bilbao, Lisbona. Importanti titoli in repertorio furono anche Un ballo in maschera, Don Carlo, La Gioconda, Tosca, Cavalleria rusticana.

In seguito ad alcuni problemi di salute, all'inizio degli anni sessanta rallentò notevolmente l'attività, che continuò per alcuni anni nel registro di mezzosoprano. La performance più significativa in tale veste fu nel Messiah di Händel a Dallas nel 1963, dedicato alla memoria del presidente Kennedy, assassinato pochi giorni prima nella stessa città.

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creato:martedì 18 novembre 2014
modificato:martedì 14 febbraio 2017