Cerca nel sito

Esplora>Compositori

Brani di Erik Satie

Altri brani di questo genere

    • Gentilini Cristian
    • Gentilini Cristian
    • Gentilini Cristian
    • Maurizio Minardi
    • Maurizio Minardi
    • Maurizio Minardi / Maurizio Minardi / Maurizio Minardi / Maurizio Minardi

Visualizza altro

Erik Satie

(Honfleur, 17 maggio 1866 – Parigi, 1 luglio 1925)

Alfred Eric Leslie Satie, questo il suo nome completo, è stato un compositore e pianista francese.
La sua fu una musica anticonvenzionale, che ribaltò le prospettive dominanti del suo tempo con una fantasia fervida, atipica, surreale, espressa con un linguaggio che sfidava la cultura e la tradizione.
Compose lavori per teatro, balletti, pezzi orchestrali, pianistici, vocali.

Erik Satie ha passato la sua infanzia tra la Normandia e Parigi. Sua madre era d'origine scozzese, mentre suo padre era un agente marittimo Normanno di religione anglicana. A quattro anni, segue
la sua famiglia di Honfleur per trasferirsi a Parigi, dove il padre ha ottenuto un posto come traduttore. Alla morte della madre, nel 1872, ritornò con il fratello minore Conrad dai nonni paterni a Honfleur, dove seguì le sue prime lezioni di musica da un organista locale.

Dopo aver cominciato gli studi come organista, entrò al Conservatorio di Parigi nel 1878; ma presto si dimostrò insofferente ai metodi di insegnamento ivi praticati e i suoi professori lo screditarono presto, rimproverandogli lo scarso talento. Nel 1885, decise quindi di arruolarsi in reggimento di fanteria ma
fu riformato nel 1887 per una congestione polmonare. poco tempo dopo  muta il proprio nome in Erik, omaggio alla madre scozzese, e pubblica Valse-Ballet, la sua prima opera.

Dal 1890 inizia per Satie una lunga stagione di conoscenze che lo faranno uscire dalla situazione di stallo musicale in cui si trovava. A Montmartre conosce il poeta romantico Patrice Contamina, e da lì
a poco stringe amicizia anche con Debussy.
Fu anche il periodo in cui prese parte all'ordine dei Rosa-Croce ed in seguito ad una ispirazione mistica scriverà la Sonneries de la Rose-Croix, les fils des étoiles. Nel 1893 iniziò una relazione con
la pittrice Suzanne Valadon e da lì a poco abbandona le ricerche esoteriche.

Il periodo più fecondo fu quello modernista che inizia nel 1905 quando si trasferisce a Parigi e conosce il poeta Jean Cocteau, divenendo insieme a lui l'animatore del Gruppo dei Sei (a cui parteciparono Poulenc, Darius Milhaud, Arthur Honegger, Germaine Tailleferre, Georges Auric e Louis Durey, raccogliendo l'eredità di Satie).

Le composizioni di questo periodo sono definite da Satie stesso "musique de tapisserie" e rappresentano una satira molto forte contro l'accademismo e la musica dotta (si ricorda che Satie
era un noto pianista di cabaret) che culmina anche nei balletti, alcuni dei quali ebbero strascichi in tribunale dopo la prima. Interruppe persino l'amicizia con Debussy, considerato troppo lontano dai canoni nei quali adesso si ritrovava.

La collaborazione più fruttuosa tra Satie e Cocteau fu quella per Parade, “balletto realista” che debuttò al Théâtre du Châtelet il 18 maggio 1917, con Picasso scenografo e costumista e Massine coreografo. La vicenda vuole rappresentare un equivoco tradotto in un fallimento: in una fiera tre manager pubblicizzano uno spettacolo di teatro, ma la parata pubblicitaria, imperniata su tre numeri di music-hall, viene scambiata dagli astanti per il vero spettacolo.

Dal 1905 al 1908 approfondì i suoi studi alla Schola Cantorum, dove divenne allievo di Roussel e Vincent d'Indy. In quel periodo strinse rapporti anche con Picasso e Diaghilev.  È il periodo in cui Satie approfondisce la conoscenza della musica da Café-concert e delle fiere popolari.

Il catalogo di musica da camera comprende:
Choses vues à droite et à gauche (sans lunettes) per violino e pianoforte;
Sonnerie pour reveiller le bon gros Roi des Singes per due trombe;
Trois morceaux en forme de porre;
Apercus désagréables;
En habit de cheval per pianoforte a quattro mani.
Pezzi orchestrali, (ma disponibili anche in versione originale per pianoforte a quattro mani) sono La belle excentrique, Trois petites Pièces montées.

I due balletti che lo portano al successo sono invece:  Parade di Jean Cocteau e Picasso per i Ballets Russes (1917) e Relache (1924) su testo e scene di Picabia con intermezzo cinematografico di René Clair (Entr'acte), lavoro che influenzerà profondamente Stravinskij.

Magazzini Sonori
Proprietà dell'oggetto
Proprietà dell'articolo
creato:martedì 11 novembre 2008
modificato:lunedì 12 gennaio 2009