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Brani di Quinzân

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Quinzân

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Quinzân nasce nel 1996 quando, dopo alcuni esperimenti musicali negli anni precedenti, inizia a cantare della sua terra, della Romagna, ma anche della propria terra, quella che coltiva dall'infanzia.
La terra diventa la prima fonte d'ispirazione per musiche e parole nate durante il lavoro di contadino. La terra come punto di partenza da cui nascono tutte le storie e la terra come punto di arrivo per il contadino che senza di essa manca di tutto.
Quinzân è il nome con cui la sua famiglia viene chiamata da più di duecento anni, dopo aver lavorato la terra, da mezzadri di un podere chiamato appunto Quinzân.

Le canzoni raccontano storie di contadini e raccontano la sua storia di contadino e le parole sono cantate in dialetto romagnolo, l'unica lingua capace di esprimere questa terra assieme a suoni che legano tra loro i periodi storici del pre e del post liscio, erroneamente ritenuto l'unica musica folk della Romagna.

Nel 1998 esce "U n'Piòv" (Non Piove); la musica è un folk-rock suonato con fisarmonica, chitarra, violino, basso e percussioni. Tra le canzoni c'è una versione de "La Mia Gente" vecchio brano di Secondo Casadei che viene inserito nella compilation "Transromagna" e che permette a Quinzân di partecipare con Raoul Casadei a concerti e riprese televisive.
Negli anni successivi il cd viene presentato in piazze, folk festival, teatri, matrimoni, sagre, radio e tv (rete 4); nel 2001 canzoni tratte da "U'n Piòv" vengono trasmesse a più riprese da Enzo Gentile a "Fuori Giri" su Rai Radio 2.

Nel 2003 esce "Lòm a Mêrz" che, fin dal titolo, si rifà alla millenaria tradizione romagnola di accendere fuochi nei campi all'imbrunire, gli ultimi giorni di febbraio, per salutare la fine dell'inverno e l'arrivo della primavera. La terra racconta anche di fuochi, d'amore, di feste, di fatica, di lavoro, di pioggia e di siccità, di nebbia e di stelle.
Il cd viene passato su Rai Radio 2 a "Caterpillar" e ottiene recensioni positive tra cui quella di Massimo Cotto su "Max"; a novembre Quinzân riceve il Premio MEI 2003 per "Lòm a Mêrz" quale miglior disco dell'anno della regione Emilia-Romagna e partecipa a una puntata di "Follia Rotolante Tour", trasmissione dedicata al nuovo folk italiano su Rai 2.
All'inizio del 2004 partecipa ad uno spettacolo teatrale sui poeti romagnoli con Ivano Marescotti.
Nel 2005 ottiene diversi passaggi a Radio RAI 1 nella trasmissione DEMO, condotta da Michael Pergolani e Renato Marengo che lo chiamano a partecipare ad una serata nel castello di Ferrara con la presenza sul palco di Grazia Di Michele e alcuni fra i migliori nomi del folk emergente italiano.

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creato:sabato 28 novembre 2009
modificato:sabato 28 novembre 2009