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Il "viaggio in Italia" di Ramin Bahrami

In differita mercoledì 31 luglio 2013 - ore 16

Non si ferma la programmazione estiva di MagazziniBreak, la rassegna di concerti in differita da ascoltare su Magazzini Sonori.

Torniamo indietro di pochi mesi, alla serata di anteprima del XXIV Ravenna Festival, con il recital per pianoforte solo di Ramin Bahrami, che si è tenuto al Teatro Alighieri il 23 maggio scorso.

Per ascoltarlo sarà sufficiente collegarsi al nostro portale www.magazzini-sonori.it mercoledì 31 luglio dalle ore 16.

Di origini persiane (ed ora cittadino tedesco, ma "con il cuore in Italia", come ama dire), Ramin Bahrami ha scoperto Bach a cinque anni, ascoltando un disco di Glenn Gould e da allora non ne ha potuto più fare a meno. La musica di Bach lo accompagna in ogni momento della vita, nella convinzione che possa rendere il mondo un posto migliore. Arrivato in Italia ancora bambino, fuggendo dal regime degli Ayatollah, Bahrami ha potuto formarsi nelle nostre scuole pianistiche e poi, viaggiando per l'Europa, con i più grandi maestri. Bahrami è ora uno dei più importanti interpreti del verbo bachiano. Uno dei suoi maestri, Piero Rattalino, così ha descritto il suo personalissimo stile: "Ramin Bahrami scompone la musica di Bach e la ricompone in modi che risentono di un modello, Glenn Gould, senza veramente assomigliare al modello. Io gli ho insegnato a sopportare il morso, ma non l'ho domato; e spero che continui ad essere com'è".

A Ravenna, Bahrami ha proposto un ideale viaggio in Italia, in cui il venerato Johann Sebastian Bach dialoga virtualmente con il coetaneo Domenico Scarlatti su questioni di forma e stile nella musica per strumenti a tastiera. Il programma prevede infatti che alcune sonate di Domenico Scarlatti siano alternate alla quinta suite francese di Bach e alla seconda suite inglese, per poi chiudere con il Concerto italiano. Come sottolinea lo stesso Bahrami, "le suite dell'epoca barocca si dividevano in 'buffe' e 'serie', profane e sacre. Ma il genio di Bach seppe mescolare il sacro al profano, il razionale al danzante, la scienza della composizione al dilettevole, il sobrio al capriccioso".

Bach raggiunge l'Italia attraverso un lungo percorso (analogamente al giovanissimo Ramin, qualche secolo dopo), lasciandosi affascinare dagli altri stili musicali incontrati: "una suite non è altro che un susseguirsi di danze provenienti da tanti paesi europei. Tutte assieme formavano un meraviglioso parlamento che sapeva ospitare anche culture apparentemente lontane come quella orientale, o araba. Basti pensare alle sarabande, colme di una malinconia e profondità quasi filosofica, e la cui origine è ispano-araba".

Il programma in dettaglio:

La differita sarà curata da Cinzia Leoni, coordinatrice dei progetti Magazzini Sonori e RadioEmiliaRomagna. La trasmissione è realizzata con la collaborazione di Aicod.

Magazzini Sonori
Proprietà dell'articolo
creato:venerdì 19 luglio 2013
modificato:venerdì 19 luglio 2013