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Giacomo Lauri-Volpi

(Lanuvio, 11 dicembre 1892 – Burjassot, 17 marzo 1979)

Giacomo Lauri Volpi è stato un tenore italiano, fra i più celebri della prima metà del novecento.

Inizia a studiare canto sotto la guida del baritono Antonio Cotogni all'Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma. Costretto a interrompere gli studi perché chiamato a combattere nella Prima Guerra Mondiale, al suo ritorno a Roma viene a sapere che il suo maestro è morto e, non trovando l'insegnamento del nuovo docente cui era stato affidato consono alla sua voce, cerca di affrettare i tempi del debutto procurandosi delle audizioni.

Esordisce con successo il 2 settembre del 1919 a Viterbo ne I puritani di Vincenzo Bellini. Quattro mesi dopo, il 3 gennaio del 1920, ottiene un altro risultato memorabile al Teatro Costanzi di Roma, cantando con Rosina Storchio ed Ezio Pinza nella Manon di Jules Massenet.

Inizialmente tenore di grazia dalla voce chiara, di volume modesto ma estesissima e cristallina negli acuti e sopracuti comincia ad avvicinarsi a un repertorio più pesante su consiglio di Pietro Mascagni, che durante una tournée in Sud America nel 1922 lo vuole come Turiddu nella sua Cavalleria rusticana. Sempre nel 1922 è Duca di Mantova nel Rigoletto alla Scala sotto la guida di Arturo Toscanini.

Scritturato continuativamente dal Metropolitan e da altri teatri nordamericani, dal 1923 in poi mette in repertorio opere dalla vocalità spinta come Andrea Chénier, Aida, Manon Lescaut, e soprattutto Il trovatore, diventando il Manrico di riferimento della sua generazione.

Canta splendidamente la Turandot di Puccini nella sua prima esecuzione americana (1926) e la Luisa Miller di Giuseppe Verdi. Giuseppe Adami, librettista di Turandot, afferma che la parte del principe Calaf è stata scritta da Puccini pensando alla voce di Lauri Volpi; anche se tale affermazione non è unanimemente riconosciuta è certo che Lauri Volpi è stato Calaf per "antonomasia". Riscuote inoltre grande successo per le sue esibizioni, nel 1929 e 1930, nel ruolo di Arnoldo alla Scala di Milano e in altri teatri italiani, nel centenario della prima esecuzione del Guglielmo Tell di Gioachino Rossini.

Uno degli eventi più importanti della fase matura della sua carriera fu il debutto nell'Otello di Giuseppe Verdi nel 1942 alla Scala. La sua ultima recita fu nelle vesti di Manrico ne Il trovatore di Verdi a Roma nel 1959.

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creato:giovedì 16 ottobre 2014
modificato:martedì 14 febbraio 2017