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Charles Ives

(Danbury, 20 ottobre 1874 – New York, 19 maggio 1954)

Charles Edward Ives, originario del Connecticut, è stato uno dei più importanti compositori statunitensi.
Durante la guerra civile suo padre George diresse una banda militare, ben presto indicata come la migliore dell'armata americana. Terminata la guerra, George tornò a Danbury e proseguì l'attività di musicista, diventando uno degli artisti più influenti dello Stato; questo nonostante la professione di musicista venisse ancora trattata con minore rispetto delle altre, cosa che influì molto sulla formazione e la vita di Charles.

Charles Ives raccontò così il suo primo approccio alla musica: un giorno, tornato a casa, il padre lo vide suonare il ritmo di un brano di banda colpendo con i pugni il pianoforte. Il padre, contrariamente a quanto si potrebbe immaginare, lo incoraggiò a continuare.
Dopo i primi insegnamenti ricevuti dal padre (sul pianoforte e su altri strumenti), Charles proseguì con altri insegnanti e si concentrò in modo particolare sullo studio dell'organo: a soli 14 anni Charles Ives era il più giovane organista stipendiato del Connecticut.
Iniziò a comporre a 13 anni, piccole marce e brani di musica sacra che rievocavano e rielaboravano materiale musicale e immagini che facevano parte della sua infanzia (The Gong on the Hook and Ladder, ad esempio, è uno studio ritmico costruito sul ricordo giovanile della festa con la parata dei pompieri). A 17 anni Ives scrisse Variations on "America", in occasione delle festività del 4 luglio.

Il percorso di crescita e maturazione musicale di Charles si intersecò in modo indelebile con il suo talento naturale, l'atmosfera musicale della sua città (di stampo popolare) e la personalità del padre, sperimentatrice e sovvertitrice. Nelle sue composizioni Ives associò spesso la musica di tutti i giorni a profonde emozioni e ad aspirazioni più spirituali.

Nel 1983 lasciò Danbury per andare a Yale, dove studiò con Horatio Parker.
A quell'epoca egli era già un esperto compositore di pezzi brevi e di stampo convenzionale (molti dei quali sarebbero stati pubblicati negli anni successivi), e aveva già portato a un livello di maggiore sofisticazione gli esperimenti del padre sulle dissonanze e la politonalità.
Durante quegli anni Ives divenne organista di Center Church, il posto più prestigioso cui poteva aspirare a New Haven.
Gli anni dell'università furono segnati anche dalla morte del padre George, dalla quale Charles non riuscirà mai a distaccarsi; nonostante questo la sua carriera al college proseguì brillantemente (in quel periodo compose, ad esempio, la March No. 6, ma anche la sua Prima Sinfonia e il Primo Quartetto per archi, che intreccia inni gospel con la struttura e le tecniche di manipolazione tematica tipiche della musica romantica europea).

Nonostante il successo degli studi e della carriera, al termine dell'università Ives decise di intraprendere la professione di assicuratore, scendendo a compromessi con il suo desiderio di vivere da musicista.
Così, fino a 30 anni, Ives suonò l'organo e compose esclusivamente nel tempo libero.
Dopo il suo matrimonio con Harmony Twitchell nel 1908 Ives si spostò a New York, e vi restò fino alla morte; parlando della sua scelta Ives affermò: "se un compositore ha una brava moglie e un bel figlio, come può lasciarli patire la fame sulle sue dissonanze?.

Durante i primi quattro anni a New York, Ives fu organista in due chiese; furono gli anni in cui compose la cantata sacra The Celestial Country (di stampo vittoriano, anche se con timide esplorazioni armoniche), le quattro Sonate per violino (il più importante contributo di compositore americano a questo genere), il coro Processional: Let There Be Light.
Nel primo decennio del secolo Ives compose anche la sua Seconda Sinfonia: unendo il gusto della musica popolare alla tradizione europea, questo'opera anticipò lo stile Americano del Copland degli ultimi 30 anni.

Nel 1902 Charles Ives lasciò anche i suoi incarichi di organista, cessando l'ultimo legame formale con la professione di musicista. Da quel momento la sua ricerca compositiva divenne più profonda e radicale.
Scrisse in questo periodo la Terza Sinfonia (sottotitolata "The Camp Meeting"), le selvagge e quasi cubiste Four Ragtime Dances per orchestra (espressione di un'influenza della musica e dei ritmi afro-americani), i brevi Central Park in the Dark e The Unanswered Question (entrambi utilizzano sovrapposizioni di diversi materiali stilistici, su metri differenti).
Nel 1901 iniziò invece la sua Prima Sonata per Pianoforte, a cui lavorò per otto anni.

Laboratorio compositivo di Ives furono le sonate per pianoforte ed ensemble da camera; tra queste il poliritmico In Re Con Moto et al. e i due Tone Roads, di sapore prettamente avanguardista, ma anche Scherzo: Over the Pavements, lavoro che prese l'avvio dal ritmo dei passi della gente che camminava cotto l'appartamento di Ives a Manhattan.
Anche in quegli anni di sperimentazione, il compositore non smise mai di scrivere musica di stampo più classico e intimistico, come songs, sonate per violino e altri prezzi brevi.

Nel 1907 il Charles Ives compositore fu oscurato dall'assicuratore, quando fondò la Ives & Co., che divenne la maggiore agenzia assicurativa del Paese, nota non solo per i grandi profitti, ma anche per le idee innovative ed efficaci del suo fondatore sulla vendita delle assicurazioni.
Nonostante questo, Ives continuò a scrivere, a un ritmo e con risultati inaspettati.
In quegli anni Ives portò a compimento molti dei suoi maggiori lavori: Three Places in New England, la sinfonia Holidays, il Secondo Quartetto per archi, intenso e mistico, gran parte della monumentale Quarta Sinfonia, la Robert Browning Ouverture e poi ancora songs e studi.
n questa produzione Ives raggiunse la maturità stilistica, unificando tradizioni popolari e colte, riuscendo a esprimere le sue ricerche e sofisticate sperimentazioni in un linguaggio comunque decifrabile e accessibile.

Nel 1918 Ives fu colpito da un infarto, dopo il quale egli si dedicò maggiormente alla promozione della sua musica che alla composizione.
Scrisse il suo ultimo brano A Farewell to Land (su testo di Lord Byron) nel 1925.
Nel 1928 si ritirò dalla sua società assicurativa.
Molto lentamente crebbe l'apprezzamento verso la musica di Ives, in particolare da parte di Henry Cowell, Nicolas Slonimsky, e Lou Harrison; Aaron Copland, Harrison, e John Kirkpatrick eseguirono sue composizioni in importanti concerti durante gli anni '30 e '40, portandolo a vincere il Premio Pulitzer nel 1947.

Charles Ives morì nel 1954 a New York.
Dopo meno di un decennio le sue composizioni iniziarono ad essere riconsiderate, e Ives fu indicato come uno dei più grandi compositori americani.

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creato:martedì 3 febbraio 2009
modificato:martedì 3 febbraio 2009