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Alessandro Stradella

(Nepi, 3 aprile 1639 – Genova, 25 febbraio 1682)

Alessandro Stradella è stato un compositore e cantante italiano di epoca barocca.
Nessuna notizia ci è pervenuta circa i suoi primi anni, i suoi studi e i maestri che lo istruirono nella musica. Proveniva sicuramente da una famiglia patrizia originaria della Lunigiana, ma trasferitasi a Nepi nella seconda metà del XVI secolo. Di certo diede precoce prova del suo talento: infatti, a poco più di vent'anni, Stradella, si era guadagnato una più che discreta fama come compositore di musica sacra e di cantate profane, al punto di annoverare fra i suoi committenti la regina Cristina di Svezia.

Sempre in età giovanile iniziò a condurre vita dissoluta. Le sue numerose e scandalose relazioni amorose cominciavano a fargli parecchi nemici fra i potenti della città, e dovette pertanto lasciare Roma.

L'episodio senza dubbio più noto della sua vita è quello che portò alla sua tragica morte. Nel 1677 Stradella si recò a Venezia, dove un nobile lo ingaggiò quale insegnante di musica per la sua amante. Ben presto Stradella si infatuò della donna e, quando la loro relazione fu scoperta, dovette fuggire. Si recò quindi a Genova, dove scrisse opere e cantate. Lì fu ucciso da un sicario poco dopo.

L'opera di Stradella ebbe una grande influenza sui compositori dell'epoca. Probabilmente il suo più grande merito è stata l'invenzione del Concerto Grosso: sebbene Corelli nella sua op.6 sia stato il primo a usare questa denominazione, Stradella usava da prima questa forma in una delle sue Sonate di viole. Poiché i due si conoscevano, è probabile vi sia stata un'influenza diretta.

Stradella scrisse almeno 6 opere, numerose cantate e oratori.
Compose anche 27 pezzi strumentali, soprattutto per archi e basso continuo, generalmente sotto forma di sonate da chiesa.
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creato:giovedì 13 dicembre 2007
modificato:giovedì 15 gennaio 2009