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Isaac Albéniz

(Camprodon, 29 maggio 1860 – Cambo-les-Bains, 18 maggio 1909)

Pianista e compositore spagnolo, Isaac (Manuel Francisco) Albéniz è considerato fra i maggiori esponenti della sua scuola nazionale.
Nato a Camprodon, nella provincia catalana di Girona, Albéniz fu un bambino prodigio.
Nel 1864, a soli quattro anni, debuttò al pianoforte davanti al grande pubblico del teatro Romea di Barcellona.
Dopo aver assunto lezioni private da Antoine François Marmontel a Parigi, dove continuava a esibirsi, nel 1867 sostenne e superò l'esame di ammissione al conservatorio della capitale francese.
La sua iscrizione fu però rifiutata a causa della troppo giovane età. Studiò pertanto al conservatorio di Madrid.

Il giovane Albéniz era un ragazzo indisciplinato. Alcuni biografi sostengono, mitizzando il personaggio, che fuggì di casa e s'imbarcò per Porto Rico pagandosi il viaggio con i concerti.
Non è implausibile che l'allora tredicenne musicista abbia avviato il suo tour nelle Americhe proprio al seguito del genitore.

In tutti i casi, il giovane Isaac tenne intorno al 1875 concerti negli Stati Uniti, a Londra e a Lipsia, per essere poi ammesso al conservatorio di quest'ultima città.
Di qui, si trasferì poco dopo al conservatorio di Bruxelles, dove confermò la pessima fama del suo carattere.
Divenne infine allievo di Liszt a Budapest, Weimar e Roma.

Nel 1883 Albéniz sposò l'allieva Rosina Jordana.
Nel frattempo aveva fatto la conoscenza di Felipe Pedrell, considerato il fondatore della scuola musicale nazionale spagnola. Questi lo esortò a sviluppare il patrimonio musicale nazionale, che Albéniz avrebbe poi calato nelle sue celebri suite.

Dopo un periodo di vita familiare a Madrid, dove si era trasferito con la famiglia nel 1868, fu di nuovo a Parigi e a Londra (nel 1889), stabilendo in Francia (1893) la sua residenza principale.
A Parigi Albéniz strinse amicizia con Chausson, Debussy, Dukas, Fauré e insegnò pianoforte alla Schola Cantorum.

Albéniz si recò a Londra e vi rimase dal 1890 al 1893. Lì si riaccese il suo interesse nella scrittura di musica. Compose in quel periodo musica per pianoforte e si esibì regolarmente in concerti in vari quartieri di Londra, nonché nelle principali città europee.
crisse anche qualche operetta di successo e canzoni che lo portarono, nel 1894, a Parigi.

Nel 1900, mentre iniziava a soffrire di disturbi renali, tornò a comporre per il pianoforte.
L'opera considerata il suo capolavoro, la suite Iberia, risale appunto agli ultimi anni, dal 1905 in poi. Si tratta del periodo in cui Albéniz scrisse le sue ultime canzoni. 
Morì, non ancora quarantanovenne, a Cambo-les-Bains il 18 maggio 1909, di nefrite cronica o "morbo di Bright". Fu sepolto al Cementiri del Sudovest di Barcellona.

Erede del virtuosismo lisztiano, conoscitore delle nuove tendenze musicali francesi (studiando e vivendo a Parigi), Albéniz realizza, con de Falla, Turina e Granados (ciascuno a suo modo, sulla scia di Pedrell) la definitiva emancipazione della scuola spagnola dai modelli stranieri.
Celebre è la sua produzione per pianoforte, con la Suite Española op.47, España, Recuerdos de Viaje e la già citata Iberia.
Famosissimo in tutto il mondo è poi il quinto brano della Suite Española, Asturias (Leyenda), anche e soprattutto nella trascrizione per chitarra di Francisco Tárrega. Molti altri brani di Albéniz si prestarono alla trascrizione per questo strumento.

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creato:mercoledì 5 novembre 2008
modificato:lunedì 12 gennaio 2009