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Pace, pace, mio Dio (La forza del destino)

 

Pace, pace, mio Dio (romanza di Leonora)

Pace, pace, mio Dio!
Cruda sventura
M'astringe, ahimé, a languir;
Come il dì primo
Da tant'anni dura
Profondo il mio soffrir.
L'amai, gli è ver!
Ma di beltà e valore
Cotanto Iddio l'ornò.
Che l'amo ancor.
Né togliermi dal core
L'immagin sua saprò.
Fatalità! Fatalità! Fatalità!
Un delitto disgiunti n'ha quaggiù!
Alvaro, io t'amo.
E su nel cielo è scritto:
Non ti vedrò mai più!
Oh Dio, Dio, fa ch'io muoia;
Che la calma può darmi morte sol.
Invan la pace qui sperò quest'alma
In preda a tanto duol.
Misero pane, a prolungarmi vieni
La sconsolata vita... Ma chi giunge?
Chi profanare ardisce il sacro loco?
Maledizione! Maledizione! Maledizione!

Magazzini Sonori
Proprietà dell'oggetto
CompositoreGiuseppe Verdi
EsecutoreMaurizio Agostini - pianoforte / Paola Sanguinetti - soprano
GenereMelodramma / Opera lirica
ApprofondimentiLa Forza del Destino
ProvenienzaGiuseppeverdi.it
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Proprietà dell'articolo
creato:venerdì 23 novembre 2007
modificato:venerdì 10 giugno 2011