Fernando Previtali

(Adria, 16 febbraio 1907 – Roma, 1 agosto 1985)

Compositore e direttore d'orchestra, Fernando Previtali studiò organo, violoncello (con Pietro Grossi) e composizione (con Franco Alfano) al Conservatorio di Torino.

Iniziò la sua carriera come violoncellista nell'Orchestra del Teatro Regio di Torino, ma già sul finire degli anni '20 divenne assistente alla direzione di Vittorio Gui (di cui successivamente sposò la figlia).
Dopo essersi alternato con Gui alla direzione della Sinfonica di Firenze (tra 1928 e 1936), divenne direttore dell'Orchestra Sinfonica della RAI di Roma.

Durante la permanenza a Roma, Previtali diresse le prime esecuzioni di importanti opere, tra cui Re Hassan di Ghedini (1939) e Volo di Notte di Dallapiccola (1940).

Nel 1953 accettò l'incarico di direttore stabile dell'Orchestra di Santa Cecilia e direttore artistico della stessa Accademia Nazionale di Santa Cecilia, presso la quale tenne anche la cattedra di perfezionamento in direzione d'orchestra. Durante i sette anni trascorsi a Santa Cecilia Previtali fece numerose tournée di successo in Europa e America, e si dedicò anche al teatro musicale, impegnato in un'intensa opera di rinnovamento della cultura musicale moderna.

Tra il 1960 e il 1967 fu direttore dell'Orchestra del Teatro Colon di Buenos Aires. Dal 1972 fu poi direttore principale del Teatro San Carlo di Napoli.

Nonostante che Previtali sia conosciuto principalmente come direttore di rara personalità interpretativa, in particolar modo di opere del repertorio verdiano, fu anche autore di musiche per orchestra e pagine strumentali e vocali da camera, che gli procurarono una certa attenzione mentre era in vita (in particolare il balletto Allucinazioni del 1945).
Nel 1951 pubblicò una Guida allo studio della direzione d'orchestra.

Molte delle sue registrazioni attualmente disponibili (per RCA, Gala, Opera d'Oro, Fonit, Urania) furono registrate nella seconda metà della sua carriera e includono Luisa Miller di Verdi con Carreras e Ricciarelli, Il Trovatore con Del Monaco, e i concerti per pianoforte n.17 e n.23 con Robert Casadesus.