L'ultima dea
L’ultima dea
(O Nostra Signora della speranza)
L’ultima dea
ha un occhio di cielo
e uno di mare.
Biancovestita
Balla scalza e leggera
Se la vuoi bloccare
Ti scivola fra le dita.
Quando che ci lancia i fiori
Dal suo carro alato
Ciascuno avrà il suo.
Quando che ci spara i fiori
Dal suo carro armato
Ciascuno avrà il suo.
Il suo nome è arcano
Naviga fra le stelle
Si fa desiderare
Nelle notti più fredde
Se sei solo e lontano
Lo potrai chiamare.
Balla che il sole è oltre il monte
Le donne son pronte
Il mare è cristallo.
Balla che il peggio è passato
Il colle è dorato
Il vino è corallo.
Balla che è bella la vita
La guerra è finita
E già s’improvvisa un ballo.
L’ultima dea
Ha un mare di cielo
E un cielo di mare.
C’è chi l’ha avvistata
Al largo di Lampedusa
Un po’ confusa un po’ illusa
Poi colpita e affondata.
Quando che ci lancia i baci
Dal suo treno alato
Ciascuno avrà il suo.
Quando che ci lancia i dolci
Dal suo carro alato
A ciascuno il suo.
Ci ritroverà un giorno
La parola di sale
Pronti a considerare
con un secchio di stelle
e una luna nel pozzo
un nuovo amore da amare.
Balla che hai il sole in fronte
Le donne son bionde
Il mare è acquerello.
Balla che il peggio è alle spalle
È giallo già il colle
Il vino è da sballo.
Balla che il buio arrossisce
La guerra finisce
Al canto del gallo.
creato: | venerdì 18 ottobre 2013 |
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modificato: | venerdì 18 ottobre 2013 |